6 consigli per gestire l’ansia da esame. Pronti, ragazzi?
L’ansia da esame è un’emozione molto diffusa negli studenti di tutte le età e rientra nella definizione più generale di “ansia da prestazione”.
A mano a mano che compiti in classe, esami e test si avvicinano, l’ansia si fa sentire più forte.
Si tratta di una risposta fisiologica dell’organismo quando siamo di fronte a una prova e può avere anche un ruolo benefico come spinta a studiare e a svolgere al meglio l’esame. Tuttavia, in alcune persone, diventa più problematica e provoca veri e propri sintomi che compromettono la qualità della vita.
I sintomi dell’ansia da esame
Come ogni forma di ansia, anche questa si manifesta con una sintomatologia psicosomatica piuttosto riconoscibile:
- palpitazioni e pressione alta;
- sudorazione;
- mal di stomaco, problemi intestinali e gastrici;
- mal di testa tensivo;
- blackout mentale e confusione.
Questi problemi possono insorgere prima o durante l’esame, ma non è raro che esplodano dopo aver eseguito il test, come reazione al sentirsi “liberi” dalla tensione.
Fino a quando l’ansia da esame non impedisce allo studente di svolgere tutte le sue attività, può essere considerata fisiologica e può essere combattuta con le 6 accortezze che elencherò tra poco.
Se invece diventa bloccante, allora è necessario richiedere un supporto professionale.
Sei consigli per combattere l’ansia degli gli esami
Il modo migliore per superare l’ansia è, indubbiamente, essere e sentirsi preparati per l’esame. Però, per allentare la tensione, si possono utilizzare questi piccoli stratagemmi:
- Allenare il proprio metodo di studio, eventualmente con l’aiuto di un tutor. Questa attività permette di ridurre il tempo necessario a preparare l’esame, a migliorare la consapevolezza obiettiva di ciò che si sa o non si sa e a ricavare maggior tempo libero da spendere in attività che aiutano a scaricare la tensione.
- Evitare lo “studio matto e disperatissimo” degli ultimi giorni, preferendo, invece, di pianificare il tempo dedicato allo studio in maniera costante, serena e più rilassata. Questa modalità aiuta a gestire meglio sia le emozioni sia il carico di informazioni da imparare.
- Continuare a portare avanti anche le attività ricreative: si sa che il dovere viene prima del piacere, ma concedersi delle pause piacevoli (una passeggiata, un’uscita con gli amici, del tempo dedicato ad un hobby) è importante per alleviare l’ansia e distrarsi dall’esame che la causa.
- Fare attività fisica, possibilmente all’aria aperta. Infatti, lo sport, l’attività fisica e il sole aiutano la produzione di dopamina e serotonina che sono gli ormoni del buonumore: veri alleati contro l’ansia.
- Evitare un’assunzione smodata di caffè e drink energizzanti, perché le sostanze eccitanti utilizzate per tenersi svegli e studiare di più possono accentuare l’ansia e l’attività cardiaca con effetti controproducenti.
- Predisporre test di riepilogo e “autointerrogazione”: spiegare a se stessi con ragionamenti e parole propri, favorisce il processo di elaborazione dei ricordi e aiuta a “fissare” argomenti e concetti studiati. Ci si appropria della materia che diventa “bagaglio” stabile delle nostre conoscenze.
Quando rivolgersi allo psicologo?
Quando l’ansia è bloccante può addirittura indurre lo studente a rinunciare al suo percorso di studi, allora è meglio richiedere l’intervento di uno psicologo.
Infatti, dietro l’ansia da esame e dietro l’ansia da prestazione, possono nascondersi carenze di autostima o eccessiva paura di essere giudicati negativamente.
Se questi tratti risultano particolarmente marcati, probabilmente l’ansia da prestazione non si presenterà solo per gli esami scolastici o universitari, ma potrebbe diventare un ostacolo in tante circostanze della vita.
Per evitare che tutto ciò sia un freno alle relazioni sociali, allo sviluppo personale e alla crescita professionale della persona, è bene allora rivolgersi ad un professionista.
Lo psicologo aiuta lo studente “bloccato” dall’ansia da esame a comprendere le vere cause del suo disagio, a elaborarle razionalmente e a superarle per riprendere il controllo della sua carriera e della sua vita.
Per prenotare una visita, contatta la dott.ssa Ada Antonelli.
Questo articolo contiene informazioni generali e non sostituisce il consulto di un professionista.