Possiamo e vogliamo davvero allontanarci da tutti quelli che non ci fanno stare bene?
I post e i libri di auto-aiuto sono perentori su questo: quando qualcuno ci fa stare male, o non ci fa stare bene, dobbiamo allontanarci. Spezzare legami, relazioni e segnare distanze.
Non dubito che sia una scelta funzionale, ma è davvero sempre possibile?
Tagliare i ponti con la famiglia di origine
Uno dei sistemi dove più spesso le persone affrontano relazioni complesse sotto il profilo psicologico è la famiglia di origine.
La famiglia può essere luogo di amore, comprensione e rispetto, ma anche luogo di manipolazioni, legami morbosi, sofferenze.
Eppure, tagliare i ponti con la propria famiglia non è sempre possibile e, a onor del vero, raramente siamo disposti a farlo, in ogni caso è sempre un evento traumatico.
Separarsi dal partner
Anche la separazione o il divorzio sono vissuti come veri e propri eventi luttuosi e non sempre si ha la forza di tagliare di netto una relazione che non ci soddisfa o non ci fa stare bene. Se sono presenti figli, è ancora più difficile.
Ma molto spesso rompere è faticoso: viviamo la fine di un rapporto come un fallimento, oppure ci spaventa il salto nel vuoto fuori dalla comfort zone (altro “luogo” demonizzato dalla cultura contemporanea). Non è raro, quindi, che preferiamo salvare un rapporto anche quando è deteriorato.
Smettere di frequentare gli amici con i quali non ci prendiamo più
Le relazioni di amicizia tendono ad essere meno problematiche, in quanto non ci sono (quasi mai) rapporti di dipendenza oppure progetti di vita comuni.
Ma anche in questo caso, cosa significa allontanarci dalle situazioni che non ci fanno stare bene?
Nella società contemporanea sempre più “liquida” il valore dell’amicizia è sempre più spesso confuso con il divertimento, il profitto momentaneo, il tempo libero. In quest’ottica è certo molto più facile allontanarci da chi non ci presta abbastanza attenzione, non ha più tempo, ha altri impegni, vive periodi difficili.
Anche in questo caso, però, potremmo essere disposti a lottare un po’ di più per mantenere i veri legami di amicizia: essere pazienti, sostenere un amico anche quando non c’è da divertirsi, da gozzovigliare o da festeggiare è una scelta coraggiosa e contro il proprio interesse personale.
Altri modi per affrontare le situazioni scomode
Le relazioni umane, di qualsiasi tipo, sono complicate. Oggi la società predilige rapporti fugaci, sia nella relazione con il partner che con gli amici. Più difficile demolire i legami che si formano all’interno delle famiglie d’origine.
Ovunque ci siano due persone che si relazionano, ci sono due mondi che a volte si scontrano e a volte si integrano. Ci sono periodi in cui le cose funzionano bene e periodi in cui tutto sembra andare male. Per affrontare le situazioni scomode, bisogna essere sempre psicologicamente forti.
Lavorare in primis su noi stessi, con percorsi psicologici che ci aiutano a capire meglio le nostre emozioni e a comunicare bisogni, desideri ed esigenze in modo assertivo, ci fa stare meglio anche con gli altri. Avere più equilibrio personale significa avere più equilibrio anche nelle relazioni.
In alcuni casi poi, come nelle famiglie disfunzionali (soprattutto in presenza di un minore), o nelle coppie, è possibile seguire percorsi di psicoterapia in cui i membri del sistema interagiscono insieme e imparano a comunicare, comprendersi e rispettarsi.
Non possiamo aspettarci che nella vita non si presentino periodi stressanti, relazioni che finiscono, periodi di litigio con le persone che amiamo, lutti e problemi. Possiamo prepararci per affrontare ogni esperienza di vita con equilibrio, sia nelle cose belle sia nelle cose brutte. Questo atteggiamento può aiutarci ad affrontare anche le relazioni più difficili (ma, ribadisco, non quelle di abuso o violenza) e a decidere in piena libertà se restare o allontanarci.
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Questo articolo contiene informazioni generiche e non sostituisce il parere di un professionista.