Come combattere l’insicurezza
Come combattere l’insicurezza, ma soprattutto: perché e quando va combattuta? In questo articolo cercheremo di capire le ragioni dell’insicurezza e i casi in cui diventa patologica, impedendoci una vita di relazione serena e appagante.
Insicurezza: a cosa serve?
L’insicurezza può avere un risvolto utile e positivo: ci permette di ponderare attentamente decisioni importanti. Quando essa è circoscritta a questi momenti di vita, è una sensazione estremamente funzionale e buona per la nostra esistenza. Tutti nella vita sperimentano l’insicurezza, almeno nelle situazioni più significative, in cui un errore potrebbe compromettere il benessere nostro e di chi abbiamo accanto.
Quando si parla di insicurezza patologica?
Invece parliamo di insicurezza patologica quando questa sensazione di sfiducia verso noi stessi ci impedisce di prendere decisioni e di relazionarci con gli altri. Le persone insicure non percepiscono il proprio valore e temono il giudizio degli altri.
Le caratteristiche tipiche delle persone insicure sono:
- La ricerca dell’approvazione degli altri. Questa in parte è presente (e funzionale) in ogni persona. In chi ha un’insicurezza patologica sostituisce l’autostima e l’auto-approvazione;
- Il timore del giudizio. Questa paura è strettamente correlata alla ricerca dell’approvazione. L’insicuro patologico non si sente all’altezza degli altri e delle loro aspettative;
- Il perfezionismo. Anche l’ideale irraggiungibile della perfezione è collegato al bisogno di approvazione e al timore di giudizio. Mirando a standard impossibili, il perfezionista non fa che acuire le proprie insicurezze.
Di quante opportunità ci priva questa emozione negativa?
L’insicurezza può privarci di tante opportunità importanti:
- fare nuove esperienze di lavoro, accettare promozioni, premi e riconoscimenti;
- costruire nuovi legami sociali, amicizie e conoscenze;
- riconoscere flirt e corteggiamenti da parte di un potenziale partner;
- affermare la nostra personalità, ciò che ci piace e lavorare per la realizzazione delle nostre ambizioni.
Quando l’insicurezza arriva a rovinarci la vita in questo modo, allora va combattuta.
Come combattere l’insicurezza
Per combattere l’insicurezza dovremmo modificare la percezione che abbiamo di noi stessi, una percezione che affonda le radici nell’infanzia e che ci rimane in eredità.
La prima cosa è distruggere le false credenze che abbiamo su di noi, per esempio quella di non essere all’altezza, di non saper fare nulla, di valere meno degli altri.
• Il dialogo interiore può essere strategico. Per combattere l’insicurezza, di fronte a un errore o un fallimento nondobbiamo assolutizzare la nostra condizione. Il giudizio “sei un incapace” deve essere modificato in “hai tentato. Puoi riprovare”. L’errore e il fallimento sono esperienze che tutti facciamo nel corso della nostra vita e che non sminuiscono il valore di una persona persona. Paradossalmente, nelle persone insicure l’idea di perfezionismo e la scarsa fiducia nelle proprie possibilità possono portare ad una paralisi delle scelte che acuisce la sensazione di fallimento.
• Quindi il secondo step da tentare è quello di diventare proattivi: dedicarci alle attività che ci piacciono, socializzare, notare che anche gli altri hanno le proprie insicurezze e che (molto probabilmente) non notano le nostre.
• Quando ci sentiamo abbastanza forti da compiere un ulteriore passo in avanti percombattere l’insicurezza, possiamo provare a parlare con altre persone. Molto spesso, riteniamo di essere “difettosi”, ma condividendo le nostre emozioni e le nostre sensazioni scopriamo che anche gli altri si sentono così.
Combattere l’insicurezza con la psicoterapia
L’autostima e concetto di sé hanno a che fare con la compassione che impariamo a provare verso noi stessi, accettandoci così come siamo.
Un percorso di psicoterapia può aiutarci a cambiare il nostro dialogo interiore e spingerci fuori dal guscio in cui l’insicurezza ci ha rinchiusi. Rileggere la nostra storia, riformulare i nostri pensieri e i giudizi severi che abbiamo su noi stessi: non è un percorso pianeggiante, ma è una strada efficace per prendere il pieno controllo della nostra vita e delle nostre scelte.
L’obiettivo? Scoprirci capaci di accettarci, di riconoscere il nostro diritto ad essere diversi dagli altri e ad esprimere bisogni e aspettative individuali in maniera assertiva.
Questo articolo contiene informazioni generiche e non sostituisce il parere di uno specialista.