//Corpo e mente: due facce della stessa Salute

Corpo e mente: due facce della stessa Salute


Corpo e mente: salute fisica e psicologica

Corpo e mente vivono in un rapporto simbiotico e sinergico, che a volte la salute fisica e quella psicologica sembrano essere un tutt’uno inscindibile. Questa intuizione è antica: i latini dicevano mens sana in corpore sano.

Anche l’OMS include il benessere psicologico nella sua definizione di salute:

“uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia.”

Negli anni trascorsi accanto ai miei pazienti, ho sempre riscontrato lo stretto rapporto che esiste tra benessere fisico e psichico, ma anche tra malattia e sofferenza emotiva. Considerare corpo e mente come due facce della nostra salute può aprire nuove prospettive di cura e di prevenzione?

Alcuni esempi del legame tra corpo e mente

Ad esempio, uno studio pubblicato su the Journal of American Medical Association (JAMA) ha evidenziato come i disturbi correlati allo stress erano significativamente associati al rischio di insorgenza di malattie autoimmuni.

Anche la somatizzazione dell’ansia, che si rende manifesta in disturbi fisici, è una questione nota da tempo. Così come, con un effetto contrario, l’effetto placebo può apportare benefici su una sintomatologia fisica.

Ipotesi recenti, invece, stanno mettendo in luce il legame tra la popolazione batterica intestinale (microbiota) e il cervello, tanto che in alcuni casi si è parlato di “batteri dell’umore”. Potrebbe esserci un legame diretto anche con patologie psichiatriche diffuse come la depressione.

Recente è anche lo sviluppo della Medicina Narrativa, che attraverso la narrazione tra il medico il paziente mira alla costruzione di una cura sempre più personalizzata. Parte del successo della medicina narrativa consiste proprio nel consentire ai pazienti di mettere ordine nei pensieri, nelle paure e nel caos che l’infermità inevitabilmente provoca. 

Al concetto di medicina basata sulle evidenze, quindi, si affianca un approccio che tiene conto anche della sfera psicologica del malato, che gioca un suo ruolo (fondamentale) nel percorso di cura.

Lo stress cronico e le reazioni tra corpo e alla mente

Il nostro cervello risponde ancora a stimoli atavici. Per questo, di fronte a un evento che suscita spavento o allerta, risponde con un processo biochimico non diverso da quello attuato dalla gazzella che incontra il leone. Si tratta di una reazione di “Lotta o fuggi”.

In questi frangenti, l’organismo rilascia tre ormoni: adrenalina, noradrenalina e cortisolo.

Le prime due provocano un aumento della frequenza dei battiti cardiaci, respirazione forzata, aumento della pressione sanguigna e attiva uno stato di allerta. Il cortisolo, noto come “ormone dello stress”, invece, contribuisce a rilasciare nel sangue zuccheri e grassi: servono a produrre energia per la lotta e la fuga. Al contempo, riduce le funzioni degli altri organi, incluso il cervello.

L’incontro con il predatore e con il pericolo attiva una risposta molto potente, ma passeggera. Nella nostra società, invece, questo stato di allerta è spesso prolungato per settimane, mesi o anni. Andiamo quindi incontro allo stress cronico: i livelli di adrenalina, noradrenalina e cortisolo restano costantemente alti.

Sul piano psicologico questo genera ansia, depressione, disturbi del sonno, nervosismo e stanchezza. Sul piano fisico aumenta il rischio di sviluppare problemi come ipertensione, patologie cardiovascolari, obesità e alcune forme di diabete.

Sono tutte condizioni che, a loro volta, presentano dei rischi associati da non sottovalutare.

Una visione d’insieme

Alla luce di ciò, le manifestazioni patologiche, siano esse organiche o psicologiche andrebbero lette in una visione sistemica, non ragionando in termini di causa-effetto, ma come il risultato, sempre in divenire, di una struttura a rete che si organizza ed evolve attraverso continue interazioni.

Per vivere in salute, quindi, avere a cuore anche il nostro benessere psicologico e considerare mente e corpo come un tutt’uno potrebbe essere una svolta. 

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Disclaimer: questo articolo contiene considerazioni personali, di carattere generale, e non sostituisce il parere di uno specialista.