Genitori disfunzionali: le ferite invisibili dell’infanzia
“L’infanzia è il suolo sul quale cammineremo tutta la vita”
Carl Gustav Jung
E l’infanzia viene vissuta in primis nel contesto familiare dove le relazioni si costruiscono e si strutturano in un sistema circolare di interdipendenza.
I genitori sono uomini e donne, individui che portano con sé la propria storia e, come tali, nell’accudimento dei figli, riversano su di essi le loro risorse positive, ma anche le loro “mancanze”, i loro irrisolti, talora le loro patologie creando un ambiente familiare disfunzionale che può manifestarsi in vari modi e può includere comportamenti, atteggiamenti o dinamiche, persistenti e dannose, che danneggiano il benessere psicologico, emotivo o fisico dei figli.
Genitori disfunzionali
Alcune caratteristiche di genitori disfunzionali sono:
- mancanza di empatia;
- mancanza di affetto e sostegno emotivo;
- comportamenti manipolatori (possono cercare di esercitare un controllo eccessivo sui figli, manipolando le loro emozioni o il loro comportamento, creando dinamiche di dipendenza o colpa);
- comunicazione spesso vaga, contraddittoria o mancante del tutto;
- comportamenti incoerenti e imprevedibili;
- problemi di salute mentale non trattati (depressione, ansia, disturbi borderline…).
Crescere in un ambiente familiare disfunzionale può avere conseguenze a lungo termine sullo sviluppo psicologico e sulle relazioni interpersonali dei figli. Alcuni possibili effetti includono:
- bassa autostima (i figli possono interiorizzare le critiche e i giudizi negativi dei genitori);
- difficoltà nelle relazioni (possono avere difficoltà a fidarsi degli altri e a costruire relazioni sane);
- possono sviluppare ansia, depressione o disturbi di personalità;
- possono ricorrere all’uso di sostanze (alcool e droghe) manifestare comportamenti violenti o autolesionistici.
La famiglia, una realtà complessa
Credo sia necessario aprire gli occhi su questa realtà, uscire da una visione stereotipata della famiglia angelicata, perché la realtà delle famiglie è molto più complessa e variegata di quanto spesso si mostri nei media o nella cultura popolare e le famiglie perfette e felici sono più un’eccezione che una regola.
Il motivo per cui, molte persone trovino assurda questa realtà sta nel fatto che esse hanno l’aspettativa che un genitore ami e accudisca i propri figli con amore, rispetto, cura attenzione, responsabilità, a prescindere, solo per il fatto di essere tale.
Questa aspettativa è dura a morire, è difficile, difficilissimo accettare di non essere stati amati, protetti, perché perdiamo il punto di riferimento da cui tutto è cominciato, si crea un vuoto identitario, è un po’ come, per un albero, venire privato delle radici.
Consapevolezza
È necessario che ognuno, come genitore, ma anche come futuro genitore provi a prendere contatto con quello che è stato il suo percorso educativo nella famiglia di origine, provi a unire i pezzi del proprio puzzle per acquisire consapevolezza su ciò che abbiamo da offrire come genitori. Rielaborazione, ricostruzione e interpretazione di ciò che abbiamo vissuto, per essere non tanto genitori perfetti, ma quantomeno consapevoli delle proprie risorse e delle proprie debolezze. Solo così si riescono ad accogliere i bisogni dei figli e a capire come rispondere ad essi nel migliore dei modi.