I litigi in famiglia sono più frequenti di quanto credi
I litigi in famiglia che portano alla rottura delle relazioni sono tanti e molto molto diffusi. Il fenomeno riguarda moltissime persone, eppure è poco affrontato nel dibattito pubblico. Se ne parla poco, soprattutto per motivi culturali.
La famiglia è vista ancora in maniera idealizzata, come luogo degli affetti. Le tante problematiche che popolano ogni famiglia passano in secondo piano nel dibattito pubblico, poiché, come dice il detto “i panni sporchi si lavano in casa”.
I motivi delle liti con genitori e fratelli
I motivi che portano alla rottura dei legami familiari possono essere di ordine molto pratico:
- eredità, soldi e beni immobili;
- accudimento degli anziani;
- parenti acquisiti e nuovi stili di vita e valori appresi.
Se si pensa alla famiglia semplicemente come luogo degli affetti e non anche come realtà economica, si fa una semplificazione piuttosto ingenua.
D’altro canto, alcuni litigi in famiglia hanno radici più profonde. Avvengono per via di comportamenti disfunzionali protratti nel tempo, disparità di trattamento tra fratelli, relazioni viziate sin dall’infanzia.
I rapporti che si costruiscono all’interno della famiglia sono estremamente complessi.
Le famiglie clan
In alcuni casi, si formano delle vere e proprie famiglia clan. Sono gruppi coesi, con idee e valori condivisi tra ogni membro del clan, in cui l’individuo non è libero di esprimere la propria individualità senza arrivare allo scontro con i capifamiglia. Le famiglie clan sono disfunzionali e molto spesso la rottura delle relazioni è l’unico modo per interrompere logiche affettive malsane.
Perché i rapporti familiari sono così complicati?
I rapporti con gli altri individui del nucleo famigliare sono complicati e influenzano ogni altra relazione che costruiamo nel corso della vita.
Sono rapporti primari, che iniziano durante l’infanzia e dai quali apprendiamo i comportamenti affettivi che normalizziamo, interiorizziamo e riproponiamo da adulti.
I bambini hanno bisogno di ricevere amore e fiducia da parte dei genitori e di costruire rapporti paritari e liberi con i propri fratelli. Quando i genitori non sono in grado di rispondere a questo bisogno, o intervengono con atteggiamenti non equilibrati nella relazione tra fratelli, si producono due effetti.
Da un lato, i bambini apprendono quello schema di comportamento e si fanno una certa idea di se stessi e del mondo che li influenzerà per tutta la vita. Un bambino non amato diventa spesso un adulto insicuro, incapace di costruire relazioni funzionali con partner, amici e colleghi.
Dall’altro lato, si crea un serbatoio di rancore verso la famiglia di origine che può covare per anni sotto la cenere, salvo poi esplodere per un evento improvviso.
Come evitare che i litigi in famiglia diventino vere e proprie rotture
A meno che non sia strettamente necessario (per es. in casi di violenze psicologiche o fisiche), nessuno è soddisfatto quando rompe con la propria famiglia di origine.
Prendere strade diverse, avere opinioni che divergono e individualità uniche, sono aspetti sani nella vita familiare. Ma anche le discussioni sono sane e spesso possono evitare i litigi e le rotture.
I litigi avvengono di solito quando un disagio viene taciuto a lungo e poi emerge improvvisamente con violenza. La rabbia induce a un atteggiamento aggressivo, che spesso porta come risultato la rottura dei rapporti.
Litigi in famiglia: psicologia e comunicazione
La psicologia moderna basa molte delle sue tecniche sulla comunicazione. Anche in ambito familiare, riuscire ad esprimere i propri disagi e i propri desideri in maniera assertiva può fare miracoli. Per ottenere questo risultato, si possono coinvolgere anche altre persone non direttamente coinvolte nella diatriba, ma che potrebbero avere un ruolo importante nella riconciliazione: fratelli, nonni ecc.
Molto spesso, chi si sente vittima del proprio ambiente familiare è soddisfatto quando l’altra parte ammette la propria responsabilità. Per arrivare a questo punto è necessario comunicare, condividere e discutere.
Quanto più la comunicazione resta su binari assertivi e non aggressivi, tanto più è probabile arrivare alla riconciliazione.
La psicoterapia può aiutare anche a reintepretare e rileggere la propria storia e ad adottare nuovi comportamenti più funzionali, per ritrovare il proprio benessere. Covare rabbia, soprattutto all’interno di relazioni che fondano la nostra identità, è molto doloroso e può rovinare tutti gli altri aspetti della nostra vita.
Questo articolo contiene informazioni generali e non sostituisce il parere dello specialista.