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Ipocondria: significato, sintomi fisici e cure


ipocondria

L’ipocondria è un disturbo di ansia legato al proprio stato di salute. Consiste in una preoccupazione anomala e infondata riguardo la possibilità di aver contratto una malattia.

Questa tipologia di disturbo psichico è piuttosto diffusa e provoca sintomi fisici in chi ne soffre.

Descriviamola più approfonditamente.

Come si comporta una persona ipocondriaca

L’ipocondriaco prova una preoccupazione eccessiva riguardo qualsiasi sintomo, anche lieve. Questa preoccupazione si trasforma in vera e propria ansia di aver contratto una malattia grave.

Molière nel Malato Immaginario descrive ed esagera i tratti tipici della persona ipocondriaca: richiede costantemente cure e attenzioni mediche.

Non è raro infatti che l’ipocondriaco si rechi dal medico o in pronto soccorso per sintomi minimi o che richieda la prescrizione di farmaci per curare patologie autodiagnosticate. Spesso i sintomi vengono cercati su Internet ed associati così alle diagnosi più negative.

In alcuni casi questo disturbo diventa un vero e proprio limite alla vita relazionale e sociale. In questi casi l’ipocondria diventa una vera e propria fobia della patologia.

Gli effetti della pandemia da Coronavirus

Nel corso dell’attuale pandemia da Coronavirus, l’ipocondria, anche in forma lieve, si è diffusa sensibilmente. La paura del contagio, la paura di contagiare e nuocere agli altri, la paura di morire o di perdere i propri cari, l’ansia per i sintomi influenzali hanno caratterizzato la vita di una grandissima fetta della popolazione mondiale nell’ultimo anno e mezzo.

L’ipocondria provoca sintomi fisici

La nostra mente è molto potente: l’ipocondriaco, convinto di avere una malattia, sperimenta effettivamente dei sintomi fisici.

Molti di questi, però, rientrano nella sintomatologia ansiosa: accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione, sudorazione, difficoltà a respirare, problemi digestivi, disturbi vaso-vagali ecc.

A questi si somma la percezione esagerata di ogni piccola alterazione fisica: lievi dolori, piccole ferite, minimi sintomi influenzali sono considerati spie di una malattia severa. L’ansia acuisce la percezione di queste alterazioni, rendendo ipersensibile il paziente ipocondriaco e confermando le sue preoccupazioni.

Ipocondria: le cure e l’importanza della psicoterapia

L’ipocondria si affronta attraverso la terapia cognitivo-comportamentale condotta da uno psicologo professionista.

Questo tipo di psicoterapia consiste nel riformulare pensieri e comportamenti in maniera funzionale. La terapia psicologica funziona sull’ipocondria, dal momento che essa è spesso causata da traumi legati al periodo infantile, che hanno creato nel paziente l’idea di essere fragile.

Patologie, lutti improvvisi, traumi, manipolazioni vissuti da bambini possono influenzare in profondità la vita dell’adulto. L’ipocondria si fonda sull’idea di essere fragile ed è indissolubilmente legata alla paura della morte.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario accompagnare alla psicoterapia, per un breve periodo, un trattamento farmacologico prescritto dal medico psichiatra.

Per info e appuntamenti con la psicologa dott.ssa Ada Antonelli, visita la pagina contatti.

Questo articolo contiene informazioni generiche e non sostituisce il consulto di un professionista.