Narcisismo: quando il manipolatore è un genitore
Il narcisismo, in psicologia, è un disturbo che porta chi ne è affetto a un culto sproporzionato della propria persona e dell’immagine di sé. Può assumere forme patologiche anche gravi, talora psichiatriche, interferendo con la vita di relazione e con la capacità di instaurare sani rapporti affettivi interpersonali e sociali..
Convivere con un narcisista patologico è difficile e spesso si impostano relazioni impari, sbilanciate, da cui deriva enorme sofferenza.
Il narcisista tende a soverchiare chi ha intorno, a manipolare, a utilizzare le persone per saziare il proprio egocentrismo che, peraltro, è inesauribile.
Genitori narcisisti
L’adulto può accorgersi di avere un partner, un parente, un amico narcisista e mettere in atto delle strategie per tutelarsi e difendersi. Ma quando è un genitore ad essere affetto da narcisismo?
Sebbene la famiglia sia idealmente vista come un luogo di cura e protezione, spesso nella realtà le cose stanno diversamente.
I casi di genitori manipolatori sono numerosi e, complice una cultura che incentiva la competizione e il culto dell’apparire, spesso i figli se ne rendono conto solo in età adulta.
I bambini tendono ad assimilare situazioni patologiche come “normali”, imparando la vita all’interno della famiglia e facendo lì le prime esperienze di relazione con gli altri.
Accettano così violenze fisiche e psichiche o, più frequentemente, manipolazioni.
Come i genitori narcisi manipolano i figli
I genitori narcisisti possono manipolare i figli, seppure inconsapevolmente, attuando comportamenti disfunzionali di vario tipo:
- denigrazione e svalutazione delle qualità del figlio: questo atteggiamento non contribuisce a costruire l’autostima nei bambini e quindi rende più difficile il percorso verso l’indipendenza dal genitore, anche da adulti;
- violenze psicologiche o fisiche condotte con aggressività verbale o gestuale;
- vittimismo: il genitore si mostra “vittima” del figlio, per avergli dato benessere e cure, e in cambio cerca di ottenere attenzione e di essere ripagato dei suoi sforzi;
- senso di colpa: è una forma di manipolazione molto diffusa, attraverso la quale un genitore narciso riesce a fare in modo che i figli valutino come buoni solo i desideri e i comportamenti che coincidono con le sue aspettative.
Questi atteggiamenti sono quotidiani all’interno delle famiglie in cui vi è un genitore con narcisismo e i figli apprendono questo schema di comportamento. Anche se coscientemente non si rendono conto della situazione, spesso i figli di genitori narcisi hanno somatizzazioni d’ansia e malesseri: mal di testa, problemi gastro-intestinali, tensioni muscolari, il corpo dà voce a un malessere che un bambino non è in grado di comprendere.
Narcisismo: cosa può fare la psicoterapia per i figli di genitori narcisisti e manipolatori
In molti casi, i figli di genitori narcisisti si rendono conto di essere stati manipolati quando sono ormai giunti all’età adulta e hanno fatto esperienza del mondo e di contesti familiari e relazionali diversi da quello di provenienza.
Il figlio che diviene consapevole di queste dinamiche e decide di “rompere il cerchio” della manipolazione è, spesso, soverchiato dal senso di colpa per il distacco affettivo (che si deve assumere) dal genitore, ma, allo stesso tempo, teme di riproporre lo stesso atteggiamento manipolativo sul proprio partner o sui propri figli. Questo conflitto genera ansia e molta sofferenza.
Con l’aiuto di uno psicologo si può imparare ad elaborare il dolore che questa condizione reca con sé e a scegliere schemi di comportamento funzionali per il proprio benessere.
Non necessariamente iniziare un percorso di psicoterapia, in questi casi, significa tagliare i ponti con il genitore: anzi, può essere utile a rivedere la figura del genitore narcisista nelle sua fragilità e problematicità, a distaccarsi razionalmente dai suoi comportamenti manipolativi, a non farli propri, senza perdere l’affetto e una sana continuità con i legami familiari.
E’ un po’ come dire “ripariamo le crepe senza far crollare il muro”.
Per richiedere un consulto psicologico, contatta la dott.ssa Ada Antonelli.
Questo articolo riporta informazioni generali e non sostituisce un consulto professionale psicologico o medico.