//Ortoressia e vigoressia: nuove forme dei disturbi alimentari

Ortoressia e vigoressia: nuove forme dei disturbi alimentari


Donna che si allena - intelligenza artificiale -

Ortoressia e vigoressia sono disturbi del comportamento alimentare, al pari dell’anoressia e della bulimia. Di fatto, sono parenti molto strette del disturbo anoressico, ma con differenze, che rappresentano uno specchio della società attuale.

Definiamo subito le differenze tra i tre termini.

Anoressia, significato e aspetti principali

L’anoressia è un disturbo del comportamento alimentare che induce al rifiuto del cibo, fino ad un dimagrimento eccessivo. Le persone anoressiche raggiungono un peso decisamente inferiore al proprio peso forma, con un indice di massa corporea inferiore a 17.

Rappresenta un pericolo anche per la salute fisica, perché induce problematiche a livello muscolo-scheletrico, ormonale, metabolico.

A soffrire di anoressia sono più spesso le giovani ragazze adolescenti, ma il problema è sempre più diffuso anche nel sesso maschile e nella popolazione adulta e infantile.

Ortoressia, significato e aspetti principali

L’ortoressia è di fatto una forma dell’anoressia, che consiste nel controllo maniacale degli alimenti, in termini di qualità, apporto calorico e salubrità. Induce un fanatismo alimentare, che si traduce poi in forti sensi di colpa quando si assaggia cibo non controllato.

Chi soffre di ortoressia dedica gran parte del suo tempo alle attività legate alla scelta degli alimenti salutari, alla pianificazione dei pasti, al calcolo della calorie e dei nutrienti, a trovare cotture prive di grassi.

Da un lato, questo ipercontrollo dell’alimentazione, condotto in maniera autonoma, può portare le persone ortoressiche a non introdurre più elementi nutritivi necessari per stare in salute.

Dall’altro le porta all’isolamento, a rifiutare eventi sociali, cene, pranzi in compagnia.

Vigoressia, significato e aspetti principali

La vigoressia è un’ulteriore sfumatura di questa famiglia di disturbi del comportamento alimentare. Consiste nel volere un corpo ipertonico, muscoloso, sottoponendosi a ore ed ore di allenamento e talvolta anche all’uso di sostanze rischiose come anabolizzanti o a diete iperproteiche senza supporto medico.

Chi soffre di vigoressia è costantemente insoddisfatto del proprio aspetto fisico, che vorrebbe più tonico, più muscoloso, più possente ed elastico.

Spesso questa condizione porta anche ad isolarsi socialmente, a sentirsi incompresi e a rinchiudersi in una cerchia di relazioni sociali in cui si condividono gli stessi tratti psicopatologici.

Ortoressia, vigoressia, anoressia: perché le diverse sfumature dei disturbi alimentari sono lo specchio della società

I disturbi alimentari hanno una forte caratterizzazione psicosociale. Non devono quindi essere considerati solo sul piano individuale ma anche su quello collettivo.

L’anoressia è l’espressione di una pressione sul corpo femminile che deve “piacere” al maschio: eterea, mai in sovrappeso, priva di forze, inoffensiva.

Mentre questa cultura cambia, cambia anche il  tipo di pressione che esercita sulla relazione con il nostro stesso corpo. Ad essere maggiormente coinvolte da ortoressia e vigoressia sono ancora le donne.

L’ortoressia e la vigoressia rispecchiano l’ideale della donna forte, invincibile, performante, indipendente, ma ancora bella, piacente. Una donna perfetta, il cui corpo esprime l’imperativo di essere sempre al 100%. Un altro obiettivo impossibile, che viene estremizzato fino al punto di portare al disfacimento della salute fisica e psicologica.

Tutte le forme disfunzionali legate al cibo, sono accomunate dal ruolo esclusivo che il cibo assume nella vita delle persone.

Sono fenomeni complessi che prendono le mosse già nella prima infanzia, riconducibili a una vasta gamma di fattori in interazione fra loro e possono cronicizzarsi pericolosamente, talora con esiti nefasti.

I disturbi alimentari non sono solamente una lotta contro il cibo o il proprio corpo, ma un viaggio introspettivo profondo, carico di significati nascosti e sfide emotive. Piuttosto, il corpo viene usato

come strumento per esprimere ciò che la mente non riesce a verbalizzare e il senso di controllo sul corpo diventa una vera e propria dipendenza.  

Il supporto psicologico per i disturbi del comportamento alimentare

L’aiuto di un professionista è fondamentale per affrontare tutti i disturbi alimentari, capirne i meccanismi e reimparare ad avere un rapporto sano con il cibo e con il proprio corpo.

Se soffri di disturbi del comportamento alimentare, o sei caregiver di una persona che ne soffre, ricorda che la psicoterapia è un’alleata indispensabile per uscire da una situazione drammatica.

Questo articolo contiene informazioni generiche e non sostituisce il consulto di un professionista.