Si può perdonare un tradimento?
Si può perdonare un tradimento? La riposta a questa domanda che quasi tutti, ad un certo punto della vita affrontano, è davvero soggettiva.
Alcuni dati
Uno studio della Chapman University della California afferma che le donne sarebbero molto più inclini degli uomini a perdonare un tradimento fisico, ma non un tradimento sentimentale. Viceversa, per gli uomini la situazione sembra essere inversa.
Secondo lo stesso sondaggio, questi sono i numeri dei tradimenti: il 43% delle donne ed il 65% degli uomini lo hanno tradito almeno una volta nella vita. Ma nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno alcuna voglia di interrompere la relazione con il partner, che dichiarano di amare.
Per l’Associazione avvocati matrimonialisti italiani il 40% dei divorzi è provocato dal tradimento. Ma la tendenza a restare sposati e a non affrontare la causa di separazione e divorzio sarebbero in lieve crescita, anche per ragioni economiche.
Quindi si può perdonare un tradimento?
La risposta è estremamente personale. Ogni coppia ha una storia unica e ogni relazione è peculiare. Il tradimento ha sempre un effetto emotivo importante. Rappresenta infatti la rottura di un patto, di un giuramento.
Soprattutto, la vittima sente di aver perduto il rispetto da parte della persona con cui condivide la vita. Il dolore che provoca questa scoperta è intenso e genera reazioni di rabbia, emozioni molto forti che è difficile mettere a tacere.
Ma perdonare un tradimento è una riparazione che, in primis, la vittima concede a se stessa. Non significa dimenticare: il tradimento, anche se perdonato, lascia un segno nella relazione. Perdonare consente, però, di andare avanti senza serbare rancore, senza covare un fondo di rabbia che rischia di diventare esplosivo con il tempo e mietere danni collaterali, per esempio sui figli. E di guarire la ferita, anche se dovesse restare una cicatrice.
Questa scelta coraggiosa richiede un grande sforzo, passata la prima fase di rabbia e delusione. Richiede cioè di essere disponibili a rivalutare tutti gli aspetti della relazione prima del trauma, e di ricostruire la coppia su nuovi presupposti.
Come superare il tradimento
Rinnovare il proprio impegno, la propria fiducia e la propria dedizione verso una persona che ci ha fatto soffrire non è uno sforzo di poco conto, ma quando riteniamo che valga la pena fare un tentativo ci sono delle strade da percorrere.
Una di queste può essere la terapia di coppia, per reimparare a comunicare con il partner. Ci sono coppie che preferiscono questa strada ed altre che invece cercano di rimettersi in piedi con le proprie forze.
Come ho già detto nell’articolo: “Separarsi: quando è meglio la coppia si divida?”, il tradimento:
“è sempre qualcosa che si costruisce in due, nel tempo. Nei rapporti sentimentali, a volte si sceglie di ignorare chiari segnali che l’altro si lascia dietro, proprio nella speranza di essere scoperto.
Un partner può avere la responsabilità materiale del tradimento, ma l’altro potrebbe tradire sotto altre forme: attraverso la trascuratezza emotiva, la svalutazione costante, l’indifferenza. In ogni caso, il tradimento lede il rapporto a due, rompendo un patto di fiducia, di lealtà, di intimità e di complicità.
È uno stop, dal quale prendono forma un prima e un dopo, un’azione che mette in discussione tutto ciò che si era condiviso. Tutte le forme di tradimento non sono un attacco al tu, ma al noi, alla relazione”.
Le difficoltà protratte nel tempo da parte di uno o dei due partner a comunicare all’altro le proprie esigenze in maniera congrua ed assertiva, possono indebolire significativamente la relazione di coppia. Ma a condividere e discutere in modo funzionale ed assertivo si può sempre imparare.
Qual è la strada da percorrere per perdonare un tradimento? Nessuno può dare una risposta dall’esterno. Ma entrambi i partner devono essere convinti di voler affrontare questa sfida insieme e individuare i modi più adatti alla coppia, eventualmente anche con il supporto di uno psicologo.
Questo articolo riporta informazioni generiche e non sostituisce in alcun modo il parere dello specialista.